Brevi saggi più o meno concupiscenti/24 Il dolce stil antico In principio della concupiscenza avevo cinque anni. All’asilo arrivò una bambina israeliana, forse un anno meno dei miei. Aveva i capelli rossi e le lentiggini, facevamo a correre veloci e mi sorrideva. Appena la vedevo, mi veniva un piccolo affanno, e quando ero sicuro di essere solo, dicevo il suo nome. Un giorno le chiesi se voleva giocare a una fiaba e le alzai un poco la gonna, ma prima che rispondesse, scappai sui gradini del tempio. Leggi Riparliamo di concupiscenza di Giuliano Ferrara Alessandro Schwed 28 AGO 2008
Salvate Piccinini C’è questa novità. Mentre noi guardiamo Controcampo, Sandro Piccinini opera con i gesti e diventa Santoro. Ma in modo curioso, non ce ne accorgiamo: forse le forme televisive si equivalgono. L’invisibile fatto ha luogo al centro dell’arena, quando Piccinini pone le domande agli ospiti. Mentre ascolta le risposte, la sua buccia psichica trasmigra nell’involucro tele-gestuale dell’anchorman di Annozero. E’ un trance sottile, senza convulsioni e bava. Probabilmente, si tratta di una sconosciuta forma di sonnambulismo televisivo. Un Jekyll-Hide in serie A: ‘Il dottor Piccinini e Mr Santoro’. Il conduttore domanda all’allenatore della tal squadra se nel filmato Ibra mandi a quel paese Mancini in italiano o svedese. Piccinini ascolta la risposta e già si trasforma. Ha i fogli in una mano, socchiude gli occhi, scruta intenso l’interlocutore. Poi, con una mano si tocca lieve il mento. E’ fatta, è Santoro. Stilema meditativo dell’eretico di Rai 2. Analitico. Sornione come il gatto con il topo. Sorride e già sa tutto dell’altro. Piccinini, replica moderata di un radical. Alessandro Schwed 23 MAR 2008
Nel '68 avremmo manifestato contro la Cina e boicottato le Olimpiadi Walter batti un colpo per il Tibet libero Sembra che il principale motore della nostra politica estera sia non la paura, ma una spietata mediocrità. Essa indossa la friabile maschera dell’intelligenza tagliente di D’Alema. Di fronte allo scempio di vite, e al senso di impunità quotidiana che neanche l’Iran, in ogni azione funesta operata dalla repubblica popolare cinese, in Europa non accade mai niente. Il nostro numero uno alla Farnesina, attualmente in auspicabile congedo illimitato, oppone un garbato ragionamento il cui fulcro è non fare niente che si noti. Alessandro Schwed 15 MAR 2008